Sherwood Festival 2022

Sherwood Festival 2022

Sherwood Festival 2022 | 15 giugno - 16 luglio 2022 | Park Nord Stadio Euganeo - Padova | #Sherwood22

Comunicati e iniziative

Call For Buskers 2022

Dopo il successo a Sherwood Festival 2021, nella foresta torna “Sherwood Buskers”.

Il 10 luglio 2022 si terrà la seconda edizione di questo splendido evento, che vogliamo rendere ancora più ricco e a tutti gli effetti all’insegna dell’arte di strada e aperto a performance di tutti i generi.

Per questo motivo apriamo una call alla ricerca di buskers che vogliano condividere la propria arte e intrattenere il pubblico di Sherwood Festival 2022, il luogo che per eccellenza promuove la socialità.

Se sei un artista di strada, un busker, un performer e ti esibisci a cappello, partecipa a questa call!

Entro il 26 giugno compila il form sottostante in cui ti chiediamo, oltre ad alcuni dati anagrafici, di descrivere la tua proposta di spettacolo, intrattenimento artistico o performativo.


Per info: 335.1237814 – anche tramite messaggio Whatsapp
(Risponde dalle ore 13:00 alle 18:00)

Corso spillatura & cocktail 2022

Corso spillatura birra & Preparazione cocktail 2022

Hai deciso di collaborare con noi ma non hai esperienza a spillare birra o preparare cocktail?

Non ti preoccupare! Sabato 30 aprile e sabato 7 maggio alle 18.30, al CSO Pedro di Padova, ospiteremo dei momenti di formazione per conoscerci e familiarizzare con cocktail, spine e bicchierini dosatori!

Che aspetti? Contattaci e prepariamoci insieme, al meglio, per un’estate indimenticabile

Sabato 30 aprile dalle 18.30
Corso spillatura birre – CSO Pedro, Padova

Sabato 7 maggio dalle 18.30
Corso cocktail base – CSO Pedro, Padova

Iscrizioni aperte fino al 29 aprile alle ore 12

Contattaci chiamando il 347.5756215

Corso Pizzaioli 2022

Anche per l’edizione 2022, la Pizzeria di Sherwood Festival ospiterà un corso avanzato di formazione pizzaioli.

I corsi si sviluppano in due fasi:

La prima parte del corso sarà teorica (20 ore) e si svolgerà ad aprile a Padova e Marghera con le associazioni Officina Sociale e Communia, con la possibilità di mettere già le mani in pasta e acquisire le prime nozioni fondamentali.

La seconda parte del corso sarà pratica e si terrà presso la Pizzeria di Sherwood Festival, dalla preparazione degli impasti alla linea, fino al servizio durante la serata.

A fine corso: Saggio finale e rilascio attestato di frequenza.

Gli istruttori vi guideranno nell’arte della pizza secondo tradizione e con “pasta madre”, con la quale si impara la conoscenza delle materie prime, le tecniche di impasto, la manipolazione, la lievitazione, la maturazione, la farcitura, la cottura, per avere una pizza gustosa e digeribile.

Particolare attenzione viene rivolta, inoltre, alla reperibilità delle materie prime, per promuovere la pizza a filiera corta, che valorizza i prodotti genuini, locali e di stagione.

Programma del corso

Teoria

21, 22, 28, 29 aprile e 5-6 maggio dalle 14.30 alle 16.30 presso il Cso Pedro, via Ticino 5, Padova o presso il Cs Rivolta, via Fratelli Bandiera 45, Marghera (VE)

Cenni storici – materie prime alimentari di base: farine, lieviti, acqua, olii e sale – tipologie e caratteristiche – ingredienti – analisi impasti – tecniche di conservazione – norme igienico sanitarie – analisi e controllo dei punti critici – economia gestionale.

Pratica

Dal 15 giugno al 16 luglio dalle 18.00 alle 23.00 presso lo Sherwood Festival

Impasti: manuale, meccanico, diretto, indiretto con “pasta madre”, poolish e biga

Lievitazione: dosaggi, tempi e temperature – maturazione impasti – preparazione e conservazione panetti per la pizza – processi e tempi di lievitazione – manipolazione ed apertura panetti – stendere la pizza e sfarinatura – farcitura, decorazione – utilizzo attrezzature per infornare e girare la pizza – cottura – forni, tecniche e temperature – tecniche di impasto e gestione lavoro per pizza in teglia (al taglio) – correzione ed ottimizzazione.

Iscriviti al corso entro il 20 Aprile 2022

Per informazioni e prenotazioni:

Padova – 340 1575522
Marghera – 351 9512004

Collabora a #Sherwood22

Segui il richiamo della foresta!

La musica, la cultura, lo sport, le parole, hanno sempre caratterizzato il suono di Sherwood Festival.

Un’energia collettiva, una socialità diversa, un battito intenso che da sempre risuona nella nostra foresta e che quest’anno sarà così forte da diventare un richiamo.

Abbiamo bisogno più che mai di respirare insieme, di riprenderci il nostro tempo in uno spazio vivo, pulsante e libero.

Nel 2021 sono state centinaia le persone che hanno collaborato in maniera volontaria alla realizzazione, alla gestione ed all’organizzazione del festival.

È proprio questo importante contributo che permette ogni anno di trasformare un parcheggio in una “foresta” di musica, cultura e politica. Uno spazio libero di incontro, di condivisione e socialità di cui puoi far parte anche tu. In che modo?

Compila il form-online dove trovi tutte le attività e gli stand a cui poter offrire il tuo contributo.

Clicca qui: bit.ly/collaboraSF22

Ti invitiamo a compilarlo in ogni sua parte per facilitare la raccolta delle informazioni.

Ti chiediamo, inoltre, di scegliere il giorno per l’incontro conoscitivo individuale.

Le date disponibili sono:

Marzo – 23, 30
Aprile – 06, 13, 20, 27
Maggio – 04, 11

Gli incontri si svolgeranno dalle 17.30 alle 19.30
nella nostra sede in Vicolo Pontecorvo 1/A a Padova

Qui di seguito le attività che potrai scegliere per collaborare con noi

Bar Centrale e Bar Vela

Vuoi darci una mano nella gestione del Bar Centrale e del Bar Vela?
Questi bar offrono soprattutto birre, artigianali e non, e bibite. Sono i due stand più frequentati di tutto il festival e necessitano di molti volontari. Prima dell’inizio è previsto un corso di spillatura, a cui è consigliata la partecipazione, per offrire un migliore servizio ai nostri utenti. I turni, all’interno degli stand, verranno coordinati da un calendario che raccoglie le disponibilità di ognuno in modo da organizzare al meglio la gestione complessiva delle attività.

Black Mamba – Cocktail Bar

Qui si inizia presto, ad orario aperitivo, e si chiude tardi. Da un “Mojito” ben fatto ad un perfetto “Cosmopolitan”, la cura nella preparazione dei cocktail e dei long drink è da sempre un punto di forza del “Black Mamba”. Se hai questa passione o ti piacerebbe imparare, non esitare a scriverci. Prima dell’inizio del festival organizzeremo un corso base per la preparazione di un buon cocktail.

Enoteca “Welcome”

Un luogo tranquillo all’insegna della qualità e della freschezza dei prodotti utilizzati, tutti da agricoltura biologica. In enoteca potrete degustare una selezione di ottimi vini e birre artigianali, accompagnati da golosi “spunciotti”. La cura e l’organizzazione dello spazio è gestito dall’Associazione “Open Your Borders”, dalla Scuola di Italiano per migranti “LiberaLaParola” e dai richiedenti protezione internazionale che abbiamo incrociato nel nostro percorso associativo.

Pizzeria

L’esperienza pluri-decennale che abbiamo accumulato in tantissime edizioni del festival, l’accurata scelta degli ingredienti, l’impasto con pasta madre e la cura nella scelta delle farine, ci permette senza ombra di dubbio di dire: per mangiare una delle pizze più buone di Padova vi toccherà venire a Sherwood!
Come ogni anno prima e durante il festival si svolgerà un Corso Avanzato di formazione per pizzaioli con il rilascio di un attestato di frequenza. Per maggiori informazioni clicca qui.

Friggitoria

È lo stand gestito dal Coordinamento Studenti Medi di Padova. Se frequenti le scuole superiori e vuoi dare una mano a Sherwood Festival questo è sicuramente il posto che fa per te! Troverai tante persone della tua età con cui fare amicizia e potrai collaborare alla gestione dello stand lavorando su turni. Ti aspettiamo!

Comunicazione: Radio Sherwood, Sherwood Produzioni e Global Project

Se ti interessi di comunicazione potrai far parte del collettivo che produce i contenuti multimediali dal festival. Oltre a seguire i concerti, produrremo video, trasmissioni radio, interviste e report che documenteranno gli incontri e la programmazione politica-culturale di Sherwood 2022.

Sherbooks: La Libreria di Sherwood

Ti piaccioni i libri e/o fumetti? Aiutaci a selezionare i titoli della nostra libreria ed a organizzare, allestire e gestire lo stand, uno spazio che allo Sherwood Festival non mancherà mai.

Spazio allo sport

Torna anche per questa edizione lo spazio dedicato allo sport, che vedrà alternarsi nell’area diverse attività sportive curate da un network di squadre, palestre e polisportive che nei nostri territori promuovono, praticano e raccontano un modo diverso di concepire lo sport. Se vuoi aiutarci ad organizzare le attività dello spazio, contattaci.

Presidio medico

Durante tutta la durata del festival abbiamo in funzione un presidio medico fisso. Se sei un infermiere, un medico, un paramedico e vuoi collaborare a questa attività contattaci.


Per info: 335.1237814 – Anche tramite messaggio Whatsapp
(Risponde dalle ore 13:00 alle 18:00)


I dati raccolti saranno trattati ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali” e del GDPR (Regolamento UE 2016/679) al solo fine dell’organizzazione delle attività di volontariato allo Sherwood Festival 2022. I dati personali non saranno ceduti a soggetti terzi per finalità diverse da quelle sopra descritte.

Sherwood Festival 2021: Un’edizione unica!

Come vi avevamo promesso, quella che si è appena conclusa, è stata veramente un’edizione unica di Sherwood Festival.

L’abbiamo desiderata e preparata al meglio nonostante i tempi stretti, ma questo mese vissuto assieme alle migliaia di persone che hanno attraversato la foresta di Sherwood rimarrà qualcosa che faremo fatica a dimenticare. Quest’anno come non mai questo spazio era necessario sia per noi che per tutte e tutti quelli che trovano il nostro festival un posto speciale, un posto a cui è difficile rinunciare.

Questi 30 giorni sono serviti per ritrovarci, per stare assieme, per mandare avanti quell’idea di spazio pubblico come abbiamo imparato a fare ormai da tanti anni, intrecciando musica, cultura, politica, sport e socialità. Lo abbiamo fatto in un contesto difficile, subendo anche degli attacchi ingiustificati, ma siamo certe/i di averlo portato a termine mettendo sempre al primo posto la massima attenzione per la cura e la salute di tutte e tutti.

Vogliamo ringraziarvi uno ad uno, dai più piccoli ai più grandi, per averlo fatto vivere, per averci sostenuto e soprattutto vogliamo ringraziare le/i centinaia di persone che con tanto impegno rende possibile questo evento, perché abbiamo dimostrato ancora una volta che insieme possiamo tutto. Realizzare questo festival è stata una grande scommessa e ora, nel salutarvi, vi possiamo solo dire che questa scommessa l’abbiamo vinta assieme.

Ci vediamo nel 2022, sempre qui, nella foresta di Sherwood, sperando di poter tornare a ballare e abbracciarci sotto il palco!

Assegnaci il tuo 5‰

Fai crescere la foresta di Sherwood

Sostieni la nostra indipendenza

Nella tua dichiarazione dei redditi, puoi assegnare il 5‰ dell’IRPEF direttamente a Sherwood Fesival.

Come farlo?

● Compila la scheda sul modello 730 o Redditi (ex Unico);
● Firma nell’apposito riquadro (sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale, ecc…)
● Indica nel riquadro il Codice Fiscale di Sherwood Festival:

00994500288

Ha un costo?

No- Per assegnare il 5‰ non dovrai affrontare nessuna spesa, è un’operazione completamente gratuito.

Perché farlo?

Il tuo aiuto ci permetterà di mantenere la qualità e l’indipendenza della foresta di Sherwood. Il nostro festival, che per 30 giorni rende vivo il Parcheggio Nord dello Stadio Euganeo, propone eventi musicali, culturali e sportivi a prezzi accessibili. Sherwood è un festival indipendente che è reso possibile grazie alla passione e alla cooperazione collettiva di centinaia di attiviste e attivisti che ora può crescere anche grazie al tuo piccolo aiuto.

Cambiamo musica?

Una lettera aperta per aprire un confronto più che mai necessario

Il settore della cultura, e ancor di più dello spettacolo, è abbandonato e rimane sotto una coltre di imbarazzante silenzio.

È un settore ad alta intensità di prossimità sociale perché la produzione culturale nel suo farsi ha bisogno di qualcuno che fruisce del suo “prodotto”.

Gli eventi musicali (e spettacolistici in generale) dal vivo sono uno dei settori più colpiti dalle limitazioni imposte per contenere la pandemia Covid-19, anche per il loro perdurare.

I tempi della ripresa della musica live sono colpevolmente indefiniti dal governo, la sorte degli “attori” di questo articolato mondo è più che mai incerta, il sistema è al collasso. Migliaia di lavoratrici e lavoratori dello spettacolo, senza i quali questo mondo non potrebbe girare, sembrano essere invisibili: senza nessun tipo di tutela e sostegno economico.

Lo “shock” è profondo e l’impegno di ognuno finalizzato a “salvare il salvabile”.

Noi crediamo che sia importante cogliere questa occasione per riflettere, certo, sul qui e ora, ma allo stesso tempo siamo profondamente convinti che questa crisi può essere un’occasione straordinaria per ripensare completamente questo sistema.

Ragionando di un’idea di resilienza che non sia, come da etimologia, il ritornare nella condizione in cui si era prima, ma che sia un’idea di resilienza che ti fa assumere un’altra forma.

Questo trauma, questo schianto contro qualcosa che non ti aspettavi, potrebbe essere occasione per capire come ricominciare in maniera diversa, per aprire un confronto, una discussione.

A noi sembra evidente che qualcosa non funzionava perché è un “mercato” in cui vince il più ricco e il più forte.

Da diverso tempo, prima dell’emergenza da Covid-19, abbiamo discusso e deciso che era arrivato il momento di prendere parola per denunciare la situazione, ormai insostenibile, in cui versa la musica live. Un tema di cui non si parla pubblicamente, soffocato da un silenzio assordante.

Questa lettera vuole lanciare un segnale per aprire un dibattito pubblico.

Il tema è molto complesso, ne siamo consapevoli. Non vogliamo semplificare e molto ci sarebbe da dire e da approfondire.

Per questo abbiamo scelto di partire da un dato oggettivo con il quale dobbiamo maledettamente fare i conti ogni volta che organizziamo un concerto o un festival.

Da alcuni anni ormai stiamo assistendo ad un aumento importante dei costi della musica, in particolare dei cachet di artiste e artisti e delle produzioni.

Ciò mette a rischio l’esistenza stessa della musica live, sempre più minacciata dal pesante monopolio esercitato dalle multinazionali.

Questa situazione è ancora più complessa per chi crede che i concerti, siano, prima di tutto, spazi di attivazione sociale e culturale.

Per chi, nonostante tutto, crede che l’arte debba essere anche un diritto sociale.

Il “sistema”, per come era prima, è destinato a far scomparire molte realtà medio piccole, che sono anche le prime a pagare questa crisi.

Si rischia di snaturarne altrettante che invece vogliono rimanere libere e indipendenti nella proposta, nell’organizzazione e nel metodo. Si rischia di tenere in vita solo chi può permettersi di continuare a livellare, al rialzo, il costo dei biglietti.

Oggi, poi, la posta in palio è decisamente più alta: ad essere messa in discussione non è “soltanto” la tenuta di un mercato già fragile di per sé; si sta rischiando non “solo” un patrimonio immenso e tangibile (monetizzabile dal mercato) accumulato da abilità professionali, capacità artistiche, creatività produttive, intelligenze e competenze, che, necessariamente vanno tutelate e salvaguardate. 

Ciò che è in gioco è in fondo il “bene” più prezioso che sta alla base e fa girare la “giostra”, la natura e la funzione stessa dell’evento live, del concerto: lo stare insieme!

Sopra, sotto, dietro, ai margini, prima e dopo, fisicamente e metaforicamente…su quello stesso palco ci vogliamo e dobbiamo tornare tutti e tutte, per emozionare ed emozionarci, per ridere, cantare, saltare, lavorare, litigare, sudare insieme. 

E per riuscirci non dobbiamo aver paura di cambiare, di metterci in gioco, di abbandonare interessi specifici, insomma di “guardare la Luna”.

In questo articolato mondo alcuni/e possono fare delle scelte, possono mettere in campo dei rapporti di forza, possono esprimere e rivendicare una differenza.

Lo sappiamo perché noi lo facciamo da quando esistiamo. Giochiamo nella contraddizione, con passione ma anche con professionalità e competenza cerchiamo di costruire spazi dove la musica abbia una grande importanza ma allo stesso tempo non sia un “prodotto” senz’anima.

Siamo riusciti a costruire festival o concerti, nei quali si crea un’atmosfera unica tra artista, pubblico e organizzatore, garantendo qualità e professionalità in quello che facciamo.

In sintesi i nodi che noi riteniamo più critici sono:

  • scarsa attenzione ai festival indipendenti e, in generale, alle realtà con un taglio più sociale
  • aumento esponenziale dei cachet degli artisti e degli oneri di produzione
  • prezzo dei biglietti d’ingresso in crescita incontrollata
  • pratiche monopolistiche / di esclusività forzata imposte agli artisti dalle multinazionali
  • cambiare la logica delle mega produzioni
  • imposizione di canali di prevendita esclusiva
  • nessuna tutela per tecnici e lavoratori dello spettacolo (fra i primi colpiti dallo stato di crisi, se non i primi)
  • suddivisione iniqua dei rischi in caso di annullamento dell’evento per cause non imputabili al controllo o alla volontà dell’organizzatore

Noi firmatari siamo pronti al confronto con chi vorrà provare a costruire un futuro diverso e possibile per molti e molte, con e per la musica.

Chi volesse sottoscrivere questa lettera può scrivere a: [email protected]

Salviamo il salvabile, ma cambiamo musica!

Festival Alta felicità, Festa di Radio Onda D’Urto, Sherwood Festival

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